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  • Miriam Prete

Diario di un'eterna incompresa - #1

Aggiornamento: 11 mar 2020


Come primo articolo del nuovo anno 2017 vorrei condividere con tutta l'utenza del web le mie preoccupazioni in merito al comportamento femminile odierno a seguito di alcune esperienze cui ho dovuto assistere recentemente.

Ho notato, infatti, un crescente numero di donne che, per paura di perdere il loro tanto idolatrato ed eterno amore o la propria futile stabilità sentimentale, sono passate sopra le più denigranti umiliazioni compiendo addirittura scelte e/o azioni sempre più incommentabili. Sono ovviamente consapevole del fatto che esistano vari fattori condizionanti e che, superare certe situazioni peculiari, è più facile a dirsi che a farsi però credo sia anche giusto preservare la propria autostima nonché autonomia mantenedo un certo contegno nelle relazioni interpersonali. Inoltre, trovo vergognoso questo tipo di atteggiamento sottomesso nei confronti dell'altro sesso, soprattutto quando quest'ultimo calpesta indisturbatamente la dignità femminile mediante violenza psicologica, o se non addirittura perpetrando veri e propri abusi fisici.

Ed è proprio in questo particolare periodo dell'anno che mie svariate conoscenze hanno riscontrato delle perplessità riguardo al modo giusto di comportarsi con i propri partner. Ad esempio, una mia amica, di cui non farò il nome, ultimamente sta passando un complesso periodo di transizione in cui vede la separazione dal suo precedente compagno come la perdita definitiva della propria esistenza e del proprio futuro. Ora, care lettrici, capirete bene che questo è solo la sintesi della sintesi di tutta la loro storia, ma rappresenta un ottimo spunto per farvi capire quanto questo assoggettamento sia allarmante e comporti di conseguenza un annullamento del proprio io interiore. Lei, così pensando, si preclude, infatti, un sereno avvenire ottenuto con le proprie mani attraverso sacrifici e sforzi fisici e/o mentali. Sia chiaro, con ciò non voglio togliere nulla alle relazioni ben assortite dove regna permanentemente il rispetto e l'amore, anzi ho la più alta considerazione per questo tipo di coppie! Purtroppo non è sempre così che vanno le cose...

Tutte noi, quotidianamente sfruttate e illuse, dobbiamo avere la capacità così come la forza e il coraggio di risvegliarci da questo oscuro limbo in cui siamo state implicitamente confinate, realizzando che la dipendenza all'uomo e le sue drastiche conseguenze non ci rendono più appetibili e sicure da possibili tradimenti o abbandoni. Noi viviamo per la nostra vita, non per quella degli altri!

Chiaramente, questo sproloquio non è che un semplice tentativo di sfogo poiché, come linguista, non sono specializzata in psicologia o in scienze del comportamento umano e non ho quindi le competenze necessarie per formulare tesi scientifiche in materia. Concludo, sperando che, ciò nonostante, questo mio messaggio sia stato ben recepito senza eventuali incomprensioni.

“Il maschio e la femmina rappresentano i due aspetti del grande dualismo radicale. Ma nei fatti sono in fase di perpetuo passaggio dentro l’un l’altro. I fluidi si induriscono in solidi, i solidi si liquefanno in fluidi. Non c’è un uomo completamente maschio, e nessuna donna puramente femmina.” MARGARET FULLER

Miriam P.

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